Le 8 spiagge più belle della Sardegna
per vacanze da sogno
Le spiagge della Sardegna sono il biglietto da visita con cui questa splendida isola del Mediterraneo invita il mondo a visitarla. Certo di posti da vedere in Sardegna ce ne sono sia sulle coste che nell’entroterra, ma fra acque cristalline, grotte misteriose e ruderi a far da vedetta a spiagge bianche, il mare ha quel nonsoché di magico che una volta che ci si tuffa, è difficile abbandonarlo.
1. Nei Mari del Sud di Villasimius
Mar dei Caraibi? Case palafitta alle Maldive? No, sono le spiagge della Sardegna! Di posti magici in Sardegna ce ne sono un’infinità ma vuoi per i colori limpidi e brillanti del mare, vuoi per la sua straordinaria alternanza di calette, spiagge bianche e lagune, Villasimius è un posto unico e tutto da scoprire. Il suo panorama è caratterizzato dal promontorio di Capo Carbonara che domina un’area marina protetta puntellata da rossi coralli, misteriosi relitti e ondeggianti banchi di posidonia. Fra questo susseguirsi di meraviglie è d’obbligo una visita allo stagno di Notteri che ospita fenicotteri Rosa e altri uccelli rari. Se vuoi goderti Villasimus regalati un cofanetto Isole d’Italia e vai alla scoperta delle spiagge più belle della Sardegna.
2. Cagliari da a-mare
Se si desidera alternare mare e cultura, in questo caso una delle zone più belle della Sardegna è Cagliari con le sue spiagge che perfettamente racchiudono tutto il Fascino del Sud. La vista del mare è onnipresente, tanto dal meraviglioso bastione di Santa Croce, da cui godersi fiammeggianti tramonti, quanto dal quartiere Castello che con i suoi antichi bastioni domina la città e la sua fagocitante movida. Dimore nobiliari e opulenti palazzi, il bastione di Saint Remy, la cattedrale di Santa Maria e numerose chiese minori: Cagliari è tutta da scoprire, ma anche da godere, grazie alla sua riviera balneare il cui simbolo è il promontorio di Sella del Diavolo che separa la grande spiaggia di Poetto, lunga ben 12 km, dalla più scogliosa ma suggestiva Calamosca. Visitare una città non è mai stato così rilassante.
3. Cala Mariolu, dove la foca non è tanto monaca
Nell’elenco delle spiagge belle in Sardegna rientra Cala Mariolu, ma per raggiungerla e godere del suo stupefacente basso fondale fatto di sabbia rosa e sassolini bianchi, bisogna impegnarsi. Infatti è raggiungibile solo attraverso un impegnativo trekking o con imbarcazioni private che partono da Arbatax e Cala Gonone. Una volta qui giunti, lo sforzo sarà ben ripagato: la sua costa è puntellata di calette e grotte incontaminate come quelle del Fico, Sisine e Briola. Una nota di colore: Cala Mariolo deve il suo nome alla locale foca monaca che era solita rubare il pesce dalle reti dei pescatori che, provenienti da Ponza, parlavano in dialetto napoletano e la additarono subito come “Mariuola”.
4. Andiamo a Carloforte?
Benché sita nell’Arcipelago del Sulcis, Carloforte sembra in provincia di Genova in quanto qui si parla per motivi storici il dialetto tabarchino di forte ascendenza ligure. Nei suoi dintorni si possono trovare le spiagge più belle della Sardegna o almeno del suo versante occidentale. L’ingresso alle sue spiagge famose è introdotto dalla presenza di pietre rosa. La spiaggia di Girin è perfetta per chi vuole rilassarsi sulla sabbia bianca. Chi desidera anche un po’ di movimento può dirigersi verso La Caletta, molto frequentata dai surfisti, o la Bobba, un mix di mare turchesi, bassi fondali e scogliere ornate da verdi cespugli che la inseriscono di diritto fra le spiagge belle in Sardegna: da qui si possono raggiungere le Colonne, i noti faraglioni dell’Isola di San Pietro.
5. La Pelosa di Stintino e le sue torri
È considerata una delle migliori spiagge della Sardegna se non del mondo intero. Mare caraibico che sfiora per decine di metri le caviglie, sabbia finissima e morbida, dune ricoperte di ginepri intervallate da torri di avvistamento. E a suggellarne la bellezza, le isole Piana e Asinara sullo sfondo. Il suo profilo è quasi un’icona sacra che simboleggia l’intera isola. Un paradiso terrestre tanto sublime quanto delicato, ma fortunatamente ancora di libero accesso ai visitatori. La storia di Stintino è legata alla lavorazione del tonno (il museo delle Tonnare lo sugella), e ai traffici marittimi fin dal Cinquecento come testimoniano la torre del Falcone, sita sui neri faraglioni dell’omonimo capo e la torre della Pelosa, vero casello di smistamento del traffico marino a cui la cala deve il nome de La Pelosetta.
6. Nella Tahiti Sarda di Cala Coticcio
Sabbia talmente candida che quasi acceca, il rumore del vento come colonna sonora e null’altro. Per raggiungere il mare più bello della Sardegna un po' bisogna faticare, ma lo spettacolo compenserà lo sforzo. Cala Coticcio è una delle più belle calette del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena ed è sita davanti allo scoglio Murru nell’area nord orientale di Caprera. La spiaggia è talmente bella che è stata ribattezzata Tahiti ed ha le sembianze di una piscina naturale. Essendo un’area protetta è raggiungibile attraverso un faticoso trekking o tramite escursioni via mare organizzate. A Caprera si ritirò il nostro eroe nazionale Giuseppe Garibaldi, d’obbligo quindi per gli appassionati di storia e gli spiriti patriottici una visita al Compendio che con la sua Casa Bianca è un monumento di sicuro interesse.
7. Spiaggia di Tuerredda ed è subito relax
Per chi vuole godersi il mare in Sardegna senza stancarsi, Tuerredda è il posto giusto. Grande spiaggia, scorci caraibici, sabbia finissima su cui distendersi per ore e ore. Immersa nella macchia mediterranea, è protetta dal vento dai Capo Malfatano e Capo Spartivento che la circondano, per questo è un posto perfetto per nuotare o andare alla scoperta dei pesci e delle piante che vivono sul fondale sabbioso. È la spiaggia simbolo della Sardegna meridionale e non mancano i servizi per rendere il soggiorno molto rilassante come i suoi bar e ristorantini dove poter godersi un fiammeggiante aperitivo al tramonto o il pescato del giorno direttamente on the beach.
8. Rossa come Alghero
Le coste della Sardegna sono impreziosite anche da borghi ricchi di storia come nel caso di Alghero, la punta di diamante della Riviera del Corallo che con le sue numerose spiagge è frequentatissima in buona parte dell’anno. Il suo prezioso centro storico è puntellato di case dai tetti rossi che si affacciano su un reticolato molto Mediterraneo di stradine e botteghe. La sua anima è catalana e il suo cuore ha l’intensità del corallo, non a caso la sua lavorazione impegna larga parte degli artigiani locali. Per la sua vivacità e la ricchezza di tradizioni Alghero dovrebbe entrare sempre nella lista dei luoghi da visitare in Sardegna. Per farlo si può approfittare del lussuoso Boscolo Gift Isole d’Italia e godersi, fra architetture liberty e torri spagnole, la più ispanica delle città italiane.